Articolo pubblicato su “Fermento” periodico dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni il 15.09.2009
RICORDO: Un giovane impegnato nella preghiera e nell’apostolato.
Una testimonianza preziosa
Il 24 aprile 2009, alle 5.15, in una fredda e piovosa giornata di primavera, si è conclusa l’esistenza terrena di un giovane meraviglioso appartenente alla Comunità e al Gruppo di Preghiera Padre Pio della parrocchia Ave Maris Stella.
È stato un giorno indimenticabile per i numerosissimi giovani e per tutti coloro che conoscevano e amavano Matteo Farina, uno splendido ragazzo di diciotto anni che per noi è prematuramente nato al cielo, lasciando tutti nello straziante dolore del distacco, ma nella confortante certezza che la sua anima è stata accolta alle porte del Paradiso dal nostro amato Padre Pio.
Nella sua breve esistenza, Matteo ha lasciato un’impronta indelebile della sua straordinaria spiritualità francescana e della sua grande umanità.
Già verso gli otto anni ha fatto parte del “Nido di Preghiera” della nostra Parrocchia, partecipando agli incontri con assiduità e convinzione esemplari.
La sua fede fu rafforzata da un sogno significativo. Infatti, la notte tra il 2 e 3 gennaio 2000, Padre Pio, in sogno gli diceva: “Se sei riuscito a capire che chi è senza peccato è felice, devi dirlo agli altri, in modo da poter andare tutti insieme, felici nel Regno di Dio”.
E l’ha detto agli altri... nelle sue poesie, testimonianza preziosissima per tutti di un intimo colloquio con Dio e di una continua ricerca di anime da condurre a Lui.
Così Matteo ha continuato il suo cammino di preghiera e di apostolato, impegnandosi a recitare il Rosario quotidianamente, e in parrocchia ogni sabato sera dopo la Messa Vespertina, insieme con altri giovani e le loro famiglie.
Verso i tredici anni, è stato visitato dalla malattia, un tumore al cervello che nel volgere di sei lunghissimi anni lo ha pian piano condotto alla fine della sua vita su questa terra.
Matteo non ha mai lasciato intendere agli altri la sua grande sofferenza: sempre sorridente e presente in parrocchia, è stato amato da tutti e seguito nel suo calvario con incessanti preghiere, alle quali lui si univa da lontano, quando la malattia gli impediva di essere presente, con una continua offerta di sé al Signore, per la salvezza dei peccatori!
Nell’Istituto che frequentava, l’ITIS Majorana di Brindisi era un alunno modello della V AK, con un rendimento scolastico eccellente. Amava lo sport, la musica, suonava e cantava. I compagni di classe e di altri istituti, che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, lo hanno salutato al suo funerale con lettere affettuosissime, segno di grande amicizia e familiarità. Matteo, infatti, era sempre disponibile verso tutti, ma soprattutto con chi gli chiedeva aiuto sia nello studio, che nell’intricatissimo groviglio dei sentimenti giovanili.
Il preside dell’Istituto che frequentava e tutti i suoi insegnanti hanno riconosciuto in lui ”un ragazzo eccezionale... di grande umanità, che esprimeva in ogni gesto. Pur provato da numerosi interventi che ha subito negli ultimi mesi e dalla chemioterapia, alla quale è stato più volte sottoposto, ha continuato a frequentare gli studi e i corsi di eccellenza per i più dotati, durante i quali si era particolarmente distinto, infatti era stato individuato come elemento di spicco anche dagli esperti aziendali organizzatori dei corsi. Il suo sogno era diventare Ingegnere e si stava già documentando sul corso di Ingegneria Energetica che gli avrebbe permesso di lavorare per i poveri del mondo, nel cuore dell’Africa, dove avrebbe voluto portare l’energia a basso costo, senza problemi d’inquinamento ambientale.
Ha lottato con tutte le sue forze contro questo terribile male, fino agli ultimi giorni della sua vita, sostenuto e confortato da tanti amici, ma soprattutto da una famiglia meravigliosa: il papà Miky, la mamma Paola, la sorella Erika, con i nonni, gli zii, i cugini, tutti uniti da una fede granitica e costanti nella preghiera e nella vita eucaristica, testimonianza luminosa di vita cristiana nella piena adesione alla volontà di Dio, senza lasciarsi travolgere dalla piena del dolore e della disperazione.
Durante il funerale, quando la bara è stata deposta ai piedi dell’altare, prima della celebrazione della Santa Messa, i genitori hanno voluto che fosse aperta, così che tutti abbiamo potuto salutarlo per l’ultima volta sereno, quasi sorridente, addormentato nella pace di Dio.
Questo è stato per noi un gesto delicatissimo e meraviglioso che solo chi vive nella pienezza la fede cristiana può e riesce a fare!
Il direttivo del nostro Gruppo Preghiera di Padre Pio, per riconoscenza e gratitudine verso il lavoro discreto e costante di Matteo per il Regno di Dio, ha deciso di fissare un secondo incontro di preghiera comunitaria mensile ogni penultimo sabato di mese, dopo la Messa Vespertina, per pregare insieme con le famiglie e i giovani che vorranno percorrere il cammino tracciato da Matteo, con una fedeltà costante, che non è venuta mai meno, neppure negli ultimi giorni della sua straordinaria e preziosa esistenza agli occhi di Dio e per gli uomini.
A. Maria Manfreda (Referente Laico: Gruppi di Preghiera Padre Pio)